Ucraina - Russia, le news dalla guerra di oggi - La Stampa

2022-12-08 11:59:36 By : Ms. AOTONG Mou

La voce de La Stampa

Domani i nuovi colloqui. Massima attenzione sulle centrali nucleari, ripresa l’attività regolare a Chernobyl. Onu: quasi 2,7 milioni i rifugiati.

AGGIORNAMENTI DALL'UCRAINA DA FRANCESCA MANNOCCHI E FRANCESCA PACI, DIRETTA A CURA DI GIULIANO BALESTRERI, DANIELA LANNI, ELENA MASUELLI,MARINA PALUMBO

In Ucraina è stata un’altra giornata di violenze, bombardamenti e morti, la diciottesima dall’inizio della guerra, in cui le sirene che annunciano i bombardamenti non hanno mai smesso di suonare. Tra le vittime c’è anche il video operatore americano, Brent Renaud, ucciso a Irpin, a nord di Kiev. I russi hanno sparato alla sua auto, colpendolo al collo e ferendo il collega, Juan Arredondo mentre filmavano l’esodo dei profughi. Intanto, Mosca  ha colpito una base militare al confine con la Polonia, a Yavoriv: 35 le vittime, fra i feriti alcuni cittadini olandesi.

 Il Cremlino potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l'Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, mentre c’è la conferma che i colloqui tra Russia e Ucraina riprenderanno domani.

Gli Usa valutano l'invio di armi di difesa aerea più avanzate, ma Mosca minaccia di colpire chi trasporta materiale bellico: «È un obiettivo legittimo», mentre secondo i media Usa Putin avrebbe chiesto aiuto alla Cina. Il governatore ucraino di Lugansk denuncia: «La Russia ha usato armi al fosforo a Popasna». Resta alta l'attenzione sulle centrali nucleari: per ore la centrale di Chernobyl ha funziona con i generatori, prima che riprendesse l’attività regolare. E, secondo Kiev, La Russia vuole il controllo totale e permanente di Zaporizhzhya. Circa 1 milione di persone sono senza gas e riscaldamento.

Gli aggiornamenti in diretta ora per ora

23.32 –  Zelensky, no fly zone o razzi russi cadranno su suolo Nato Il presidente russo Zelensky ha ribadito la sua richiesta di istituire una no fly zone sull'Ucraina o, ha avvertito, i «razzi russi cadranno sul suolo della Nato».

23 – Wsj, Russia minaccia arresti aziende occidentali La giustizia russa è pronta ad arrestare i dirigenti delle aziende occidentali che criticheranno la Russia e a sequestrare gli asset delle compagnie che hanno deciso di lasciare il Paese. Lo riporta il Wall Street Journal. La decisione è in linea con quella del presidente, Vladimir Putin, che aveva minacciano la rappresaglia nei confronti delle aziende occidentali, che hanno deciso questa forma di protesta per l'invasione russa dell'Ucraina. Le procure hanno consegnato l'avviso a giganti come McDonald's, Ibm e Yum Brands. Fino a ora sono più di trecento le aziende che hanno annunciato la sospensione delle attività in Russia, secondo quanto riporta Yale School Management. Tra queste, Coca Cola, Levi Strauss, Apple, Goldman Sachs e compagnie petrolifere come Bp e Exxo.

23.17 – Di Maio, non vogliamo portare il nostro popolo in guerra «L'Italia si rifiuta di istituire la no-fly zone così come non vogliamo fornire jet militari. Questa guerra l'ha voluta solo Putin, noi stiamo lavorando ai negoziati di pace. Non vogliamo portare il nostro popolo in guerra. Chi dice che è in guerra sbaglia». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «Putin - ha aggiunto - si era fatto i conti» male, pensando «di prendere l'Ucraina in pochi giorni ma ha trovato un popolo che non vuole» avere «un governo fantoccio». «Zelensky - ha proseguito - un'apertura l'ha fatta a Putin, è Putin che deve dimostrare di fermare la guerra e di non continuare con la guerra». «Continuiamo a portare avanti tutte le iniziative che servono per la pace», ha sottolineato ancora il titolare della Farnesina, ricordando il lavoro sul fronte umanitario con l'Unhcr.

22.50 Di Maio, 34 italiani bloccati in città ucraine assediate Ci sono 34 italiani bloccati in Ucraina nelle città assediate dalle forze russe, tra cui Mariupol. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «Duecento li abbiamo già salvati - ha precisato Di Maio - per i 34 che sono ancora intrappolati lavoriamo ogni giorno per portarli fuori. Se l'evacuazione non può avvenire in sicurezza preferiamo dire loro di aspettare».  22.39 – Dopo appello Zelensky Oracle sospende operazioni in Russia Oracle ha annunciato la fine di «tutte le operazioni nella Federazione russa». La multinazionale Usa ha raccolto l'appello lanciato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva invitato l'azienda e gli altri giganti del software Microsoft e Sap ad abbandonare la Russia

22.02 – Cina sulle armi a Mosca: priorità è impedire situazione fuori controllo La priorità della Cina è impedire che la «situazione tesa» in Ucraina subisca un'ulteriore escalation o «diventi fuori controllo». Così l'ambasciata cinese negli Stati Uniti replica alle notizie di stampa riguardo alla richiesta russa di assistenza militare a Pechino. «L'attuale situazione in Ucraina è veramente sconcertante» ha affermato il portavoce dell'ambasciata, Liu Pengyu.

21.08 Ambasciatore Zazo: «400 italiani ancora in Ucraina, alcuni intrappolati» «Gli italiani in Ucraina erano inizialmente 2.000, ora sono 400. Molti di loro vogliono rimanere perché hanno la loro vita in Ucraina, con mogli e figli. Ma alcuni sono purtroppo intrappolati, non riescono a lasciare il Paese». Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, intervistato a “su Rai 3. in collegamento da Leopoli. «Il fatto che l'ambasciata italiana sia ancora presente in Ucraina rappresenta un aspetto importante, apprezzato dal governo ucraino, ma anche un sostegno psicologico per gli italiani presenti», ha aggiunto Zazo.

20.46 Russia ha chiesto a Cina assistenza militare La Russia ha chiesto alla Cina assistenza militare per sostenere l'invasione dell'Ucraina. Lo riporta il Financial Times citando fonti americane, secondo le quali Mosca avrebbe chiesto attrezzature militari e altra assistenza militare a Pechino fin dall'inizio dell'invasione.

20.35 – Ucciso il cappellano di Volnovaha, nel Donetsk A Volnovaha, città sotto il controllo russo, situata nell'oblast di Dontetsk, gli occupanti hanno ucciso il cappellano dell'esercito Platon Morgunov. Lo rende noto la Chiesa ortodossa ucraina.

20.24 – Telefonata Zelensky-Michel: “Discusso dell’adesione a Ue” Telefonata tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. Nel colloquio, riferisce Zelensky in un tweet, si è discusso dell'«aumento del sostegno finanziario» all'Ucraina e delle sanzioni per mettere pressione all'«aggressore» russo. «Particolare attenzione è stata dedicata ai futuro processo negoziale sull'adesione dell'Ucraina alla Ue», riferisce il presidente ucraino.

19.36 – Da inizio guerra 4300 nascite, 80 mila nei prossimi tre mesi In Ucraina, dall'inizio della guerra, ci sono state più di 4.300 nascite e si prevede che 80.000 donne ucraine partoriranno nei prossimi tre mesi. L'ossigeno e le forniture mediche, anche per la gestione delle complicazioni della gravidanza, si stanno esaurendo pericolosamente. A dirlo sono il direttore generale dell'Unicef, Catherine Russell, il direttore generale dell'Unfpa, Natalia Kanem, e il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus. «Il sistema sanitario in Ucraina è chiaramente sotto pressione - sottolineano - e il suo collasso sarebbe una catastrofe». Finora sono 31 gli attacchi a strutture sanitarie.

19.24 - Russia: domani colloqui con Kiev in videoconferenza I nuovi colloqui tra Mosca e Kiev si terranno domani in videoconferenza. Lo ha confermato a Ria Novosti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, smentendo quanto annunciato poco fa da un consigliere del presidente ucraino Zelensky.

19.01 – In corso colloqui Mosca-Kiev Un consigliere del presidente ucraino Zelensky, Oleksiy Arestovych, ha detto riferito che sono in corso colloqui con Mosca. Lo riferisce la Ria Novosti, riportando le parole del consigliere alla televisione nazionale.

18.49 – Onu, 596 civili uccisi da inizio guerra, 43 i bimbi Sono almeno 596 i civili uccisi dall'inizio del conflitto in Ucraina, 18 giorni fa. Tra questi, 43 sono bambini. Lo afferma l'ufficio dell'Alto commissariato dell'Onu per i diritti umani (Ohchr), secondo cui i civili feriti sono saliti a 1.067, di cui 57 bambini. Nel precedente bilancio di ieri, l'agenzia delle Nazioni Unite aveva parlato di 579 vittime e 1.002 feriti.

18.44 – Telefono Azzurro, rischio scomparsa bimbi profughi «Migliaia di bambini profughi di guerra rischiano di diventare vittime del traffico di minori; è necessaria un'immediata azione internazionale e un coordinamento tra associazioni ed istituzioni per fermare subito il fenomeno». Ernesto Caffo, presidente del Telefono Azzurro Onlus, intervenendo al Tg1 in collegamento da Varsavia, lancia un appello sulla tratta dei bambini al confine con l'Ucraina.

18.26 – 40 italiani a Kherson, «Aiutateci a scappare da qui» «Per favore fateci uscire». A parlare è Giovanni Bruno, 35 anni, giovane di Pozzallo, sposato con una donna ucraina di 33 anni, e padre di una bimba di 22 mesi. Era andato a Kherson a fare visita ai parenti di sua moglie. E lì è rimasto, «prigioniero» della guerra. Lui è un marittimo. «Quando mi imbarco, mia moglie torna dai suoi genitori. Questa volta siamo venuti tutti insieme a Kherson; l'intenzione era di accompagnarla e io poi sarei tornato in Italia per l'imbarco; non ci saremmo mai aspettati di trovarci ad affrontare una situazione simile». La città è sotto il controllo dell'esercito russo. «I russi non fanno entrare e uscire nessuno dalla città che è circondata. Non stiamo male di salute ma i supermercati sono totalmente vuoti. Mia moglie ha finito le medicine per la tiroide e in farmacia non arrivano. Tutto chiuso, non entra e non esce nulla. Stiamo cercando di andarcene in qualunque modo ma finora non ci siamo riusciti».

18.25 – Due vittime nell’attacco aereo a una scuola di  Mykolaiv Due morti e due feriti nell'attacco aereo su una scuola nella regione di Mykolaiv. Lo riporta attraverso il suo canale Telegram l'Ukrayinska Pravda.

18.15 – Ucraina, arrivati in Italia 37.447 profughi Sono 37.447 i profughi entrati in Italia dall'inizio del conflitto fino ad oggi: 19.002 donne, 3.298 uomini e 15.147 minori. Lo rende noto il Viminale. Fino a ieri erano arrivati 34.851 profughi, 17.685 donne, 3.040 uomini e 14.126 minori; fino a venerdì erano 31.287. In un giorno sono quindi arrivate 2.596 persone.

17.50 – Kiev, ripresa fornitura elettrica regolare a Chernobyl La fornitura di elettricità alla centrale nucleare di Chernobyl è ripresa regolarmente. Lo afferma l'azienda statale ucraina che gestisce le centrali atomiche, Energoatom, sottolineando che i sistemi di raffreddamento sono tornati a operare normalmente. Nelle scorse ore, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica aveva riferito che l'impianto funzionava ancora grazie a generatori diesel esterni.

17.25 – Turchia, posizioni di Russia e Ucraina si sono avvicinate Le posizioni di Russia e Ucraina «in qualche modo si sono fatte più vicine», secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, citato dall'agenzia Tass. «Serie discussioni tra di loro continuano», ha aggiunto il capo della diplomazia di Ankara al forum diplomatico di Antalya, sottolineando che tra gli argomenti in discussione vi è «la neutralità» dell'Ucraina. La Turchia, insieme con Israele, è stata indicata come possibile mediatrice tra Kiev e Mosca dal consigliere presidenziale e negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak.

17.01 – Mosca, mercenari stranieri uccisi nel raid a Yavoriv Il raid russo sulla base ucraina di Yavoriv, vicino al confine polacco, «ha ucciso mercenari stranieri e distrutto armi straniere». Lo afferma il ministero della Difesa di Mosca, citato dalla Tass. Le vittime sono 180.

16.57 – Media, olandesi feriti nel raid su base a confine Polonia Un numero imprecisato di cittadini olandesi, affiliati alla legione di combattenti stranieri volontari, è rimasto ferito nei raid missilistici russi di oggi sulla base militare ucraina di Yavoriv, vicino al confine polacco. Lo afferma il coordinatore nazionale olandese dei combattenti, Gert Snitselaar, citato dal De Telegraaf. Le autorità olandesi non commentano per il momento.

16.44 – Negoziatore Kiev: "Risultati concreti nei prossimi giorni” Il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore di Kiev, Mykhailo Podoliak, ha detto oggi di aspettarsi «risultati concreti« nei prossimi giorni nei colloqui con la Russia. Mosca «è diventata molto più sensibile alla posizione ucraina» e «ha iniziato a parlare in modo costruttivo», ha aggiunto Podoliak in un video pubblicato sul suo profilo Twitter, riecheggiando le aperture di ieri di Zelensky. «Le nostre proposte sono sul tavolo. Sono molto forti. Tra queste - ha spiegato - ci sono il ritiro delle truppe e il cessate il fuoco».

16.39 – Cittadini olandesi feriti nell'attacco alla base militare di Leopoli Alcuni cittadini olandesi sarebbero rimasti feriti nell'attacco alla base militare di Leopoli. Lo scrive il giornale olandese Telegraaf

16.25 – Proteste in Russia, almeno 300 arresti solo a Mosca Trecento persone sono state arrestate per «manifestazioni non autorizzate» a Mosca. Lo riferisce l'agenzia russa Tass, citando la polizia. Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo in tutta la Russia.

16.20 – Sindaco Irpin: divieto di ingresso ai giornalisti in città «Da oggi vietiamo ai giornalisti di entrare a Irpin. In questo modo vogliamo salvare la vita sia a loro che ai nostri difensori. Esorto tutti i rappresentanti dei media, così come tutti gli ucraini, a non pubblicare sui social network i nostri militari, le loro attrezzature o qualsiasi cosa che indichi la loro posizione! È molto importante». Lo comunica in un video il primo cittadino Oleksandr Mrkuscyn, dopo l'uccisione di Brent Renaud e il ferimento di suoi due colleghi.

16.05 – Zelensky visita i soldati feriti Il presidente ucraino Zelensky, come si vede in un video pubblicato sul suo stesso canale Telegram, ha visitato i soldati ucraini feriti. «Ragazzi, guarite presto - ha detto - Il miglior regalo sarà la nostra vittoria».

16.00 – Sindaco Leopoli: subito no-fly zone, i missili cadranno in Ue Il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyi, chiede l'istituzione di una no-fly zone sull'Ucraina. «L'attacco di stamane è stato uno choc», «ho incontrato politici e sindaci polacchi, ho mandato un messaggio forte, a 20 chilometri dal confine dell'Unione europea. Abbiamo bisogno di equipaggiamento militare» e «bisogna chiudere i cieli», «serve una decisione oggi», perché «domani i missili russi finiranno nell'Unione europea», ha detto alla Bbc.

15.54 – Attacco aereo su una scuola a Mykolaiv. Si scava tra le macerie Attacco aereo sulla scuola nella regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina a circa 100 km a est di Odessa. Ne ha dato notizia il governatore dell'amministrazione statale di Mykolaiv, Vitalii Kim, con un video postato sul suo canale Telegram, spiegando che al momento i soccorritori stanno scavando tra le macerie.

15.36 – Mariupol: riserve acqua e cibo stanno finendo Il consiglio comunale della città sul Mar d'Azov, sotto assedio da 12 giorni, ha comunicato il nuovo bilancio delle vittime fra i suoi abitanti: sono 2.187 i residenti uccisi dal 24 febbraio, inizio della guerra. Lo riporta il Guardian. Nelle ultime 24 ore ci sono stati almeno 22 bombardamenti contro obiettivi civili e sono cadute più di 100 bombe.

15.30 – Di Maio: Italia contraria a no-fly zone. Rischi escalation «L'Italia continuerà ad opporsi ad una no-fly zone» in Ucraina «perché significa scatenare la Terza guerra mondiale. Da noi non verrà mai un incremento dell'escalation». Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio a “Mezz'ora in più”.

15.20 – Ucraina: rapito a Melitopol il capo del Consiglio Comunale Venerdì era stato rapito anche il sindaco della città, Ivan Fedorov. Il capo della diplomazia europea Josep Borrell si è scagliato oggi contro la tecnica dei sequestri: «Sono un altro attacco alle istituzioni democratiche in Ucraina», ha scritto su Twitter, accusando Mosca di voler imporre «illegittime strutture di governo alternative».

15.18 – Kiev: “Ci aspettiamo progressi dai prossimi negoziati” «Non faremo passi indietro, ormai la Russia lo ha capito e sta iniziando a parlare in modo costruttivo». Lo ha detto il negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak, consulente della presidenza. «Penso che raggiungeremo qualche risultato nel giro di pochi giorni».

15.07 – Kiev diffonde la foto del reporter morto e accusa Mosca «A Irpin, nella regione di Kiev, l'esercito russo ha assassinato con numerosi colpi d'arma da fuoco un giornalista 51enne del New York Times. Secondo le fotografie, l'operatore americano Brent Renaud è stato ucciso. Un altro giornalista è rimasto ferito. Mondo, non restare in silenzio!». È quanto si legge sul profilo Twitter del Parlamento dell'Ucraina, che pubblica anche un fotomontaggio composto dall'immagine del busto e del collo di un uomo sdraiato, con macchie di sangue sul petto e sul volto, nonché sui vestiti, e dalle fotografie del passaporto e del tesserino da giornalista di Renaud, contraddistinto dal nome della testata New York Times. Il post è accompagnato dagli hashtag #stopPutin e #stopRussia.

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15.05 – Continuano i bombardamenti a Mariupol Il municipio di Mariupol fa sapere che le forze russe stanno continuando a bombardare la città.

15.04 – Cherson, i russi sparano in aria per disperdere i dimostranti I militari russi hanno sparato in aria per disperdere la manifestazione pacifica di protesta dei cittadini di Kherson, città del sud dell'Ucraina, occupata dalle truppe russe. «I soldati russi sono occupanti fascisti», è uno degli slogan gridato dai dimostranti.

15.00 – Incontro diplomatico fra Usa e Cina domani a Roma Il consigliere per la sicurezza nazionale Jack Sullivan discuterà domani a Roma la situazione in Ucraina con il suo collega cinese Yang Jiechi. Sullivan incontrerà anche Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico del premier Mario Draghi. Il colloquio era in programma da prima dello scoppio della guerra.

14.58 –  Kiev alle città gemellate: chiudere i cieli e fornire aerei militari «Kiev ha lanciato un appello alle città gemellate alla Capitale ucraina per sollevare la questione chiusura dei cieli sull'Ucraina a livello dei loro governi o per fornire all'Ucraina aerei militari e sistemi di difesa aerea per difendere il nostro Stato». Lo ha annunciato sul suo canale Telegram il sindaco di Kiev, l'ex pugile Vitalij Klyčko.

14.34 – Consigliere Zelensky: quarto round negoziati 14-15 marzo Il quarto round di negoziati fra Russia e Ucraina potrebbe tenersi già domani e dopodomani: lo ha annunciato il consigliere presidenziale ucraino, Mykailo Podolyak, secondo quanto riporta Kiev independent. 

14.15 – Casa Bianca: Russia subirà gravi conseguenze per ciò che fa La Russia subirà «gravi conseguenze» per quanto sta facendo: lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jack Sullivan, intervistato dalla Cnn subito dopo la diffusione della notizia di un video operatore americano ucciso in Ucraina. «Noi seguiremo chiaramente quest'ultimo sviluppo con molta attenzione e risponderemo di conseguenza» ha detto.

14.00 – Croazia, c'era una bomba sul drone caduto a Zagabria C'era una bomba sul drone giunto dalla zona di guerra in Ucraina e schiantatosi giovedì notte a Zagabria, capitale della Croazia, dopo aver sorvolato la Romania e l'Ungheria. Lo ha riferito oggi il ministro della Difesa croato, Mario Bono, dopo che dal cratere del diametro di tre metri sono stati estratti i frammenti del velivolo.

13.55 – Il racconto del giornalista sopravvissuto «Abbiamo attraversato un ponte, stavamo filmando i rifugiati. Abbiamo preso un passaggio, qualcuno ci ha offerto di portarci all'altro ponte. Abbiamo attraversato il checkpoint e hanno iniziato a spararci addosso. L'autista ha fatto inversione, hanno continuato a sparare, il mio amico Brent è stato colpito e lasciato indietro. Non so come sia, ho visto che gli hanno sparato al collo, siamo stati separati poi io sono stato messo sulla barella e portato qui». È il racconto del giornalista che era con Brent Renaud, in un video che circola sui social.

Response from a New York Times spokesperson in regard to the death of Brent Renaud in Ukraine. pic.twitter.com/K11eW685yr

13.50 – Giornalista americano, Nyt: “Non era in Ucraina per noi” Ukrinform ha pubblicato le foto del suo tesserino Press, il suo passaporto e il suo corpo ricoperto di sangue. Con un tweet il New York Times ha chiarito che il reporter non era assegnato in Ucraina ad alcun servizio per la testata giornalistica americana. «Siamo profondamente rattristati dalla morte di Brent Renaud. Brent era un fotografo e un regista di talento che negli anni passati aveva collaborato con noi»scrive il New York Times in un comunicato. «Anche se aveva collaborato con il Nyt in passato (più recentemente nel 2015) non si trovava in missione in Ucraina per il quotidiano. Le prime informazioni riferiscono che lavorava per noi perché è stato trovato con il tesserino del giornale che gli era stato dato per una missione anni fa», si legge ancora nella nota.

13.42 – Ucciso a Irpin giornalista americano Brent Renaud Il giornalista americano, corrispondente, del New York Times, Brent Renaud, è stato colpito al collo e ucciso dalle forze russe. Lo ha reso noto con un post su Facebook il capo della Polizia della King Region, Andrei Nebitov. Su Twitter sono state diffuse foto dei documenti del cronista che sembrano confermare la sua morte. Fonti ufficiali ucraine: «Il 51enne, corrispondente del New York Times, è stato ucciso oggi a Irpin». L'uomo sarebbe caduto sotto colpi di arma da fuoco sparati dall'esercito russo, ha scritto su Facebook, Nebytov che ha parlato del secondo giornalista ferito. È stato soccorso e portato in un ospedale.

⚡⚡⚡ Breaking: @nytimes reporter Brent Renaud has been killed in Irpin. His colleague is injured and already in the Kyiv hospital, #Ukraine's capital police reported. RIP, Brent Russia will be punished for your death.https://t.co/TxtVhssWkL pic.twitter.com/MwaoeYqVsj

13.35 – Media: oltre 14mila manifestanti arrestati in Russia Dall'inizio dell'invasione russa, oltre 14mila persone sono arrestate in 122 città russe per aver partecipato a proteste contro la guerra. Lo riporta il sito Ovd-Info.

13.32 – Nuove sanzioni in arrivo oggi dalla Francia «Un nuovo pacchetto di sanzioni è in preparazione, dovrebbe entrare in vigore oggi». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, parlando a France Inter. «È necessario concludere un accordo tra gli ambasciatori, da un lato, per vietare l'importazione di ferro e acciaio dalla Russia, per vietare l'esportazione di beni di lusso, per vietare qualsiasi investimento nel settore petrolifero, per espandere l'elenco degli oligarchi sanzionati», ha affermato il ministro

13.30 – Due giornalisti americani feriti dai russi sul ponte di Irpin. Uno dei due è in sala operatoria a Kiev, l’altro è stato ferito al collo

13.20 – Zelensky: evacuate 125mila persone con corridoi «Siamo stati in grado di evacuare circa 125mila persone usando i corridoi umanitari». Lo ha detto il presidente ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. «L'impegno maggiore ora è Mariupol - ha aggiunto - Il nostro sforzo diplomatico è focalizzato sugli aiuti per raggiungere la città».

13.15 – Onu: quasi 2,7 milioni i rifugiati Altre 107mila persone sono fuggite dall'Ucraina nelle ultime 24 ore, secondo l'Alto Commissariato Onu per i rifugiati. Il totale alle 11 di domenica mattina raggiunge così i 2.698.280

13.11 – Stampa russa: il presidente ceceno Kadyrov è in Ucraina Il capo della Repubblica cecena, Ramzan Kadyrov, sarebbe arrivato in Ucraina. Lo scrive Kommersant pubblicando un video circolato sul canale Telegram in cui, in un luogo buio e non identificabile, si intravede Kadyrov. Secondo il quotidiano russo, il leader ceceno ha già incontrato le forze di sicurezza cecene che hanno preso parte all'invasione: nel video, riferisce il quotidiano, si sente il capo della Cecenia pronunciare la frase: «Il compito è prendere Kiev».

13.05 – Turchia e Israele potenziali mediatori con la Russia Le autorità ucraine mantengono i contatti con Israele e la Turchia in modo che agiscano da mediatori per l'organizzazione di eventuali negoziati tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Vladimir Zelensky. Lo ha detto alla tv Ucraina, Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino.

12.59 – Proteste in 23 città in Russia: oltre 268 arresti tra cui 9 giornalisti Manifestazioni contro la guerra in Ucraina si stanno svolgendo in almeno 23 città della Russia, rende noto l'organizzazione indipendente Ovd-Info. Le persone fermate sono, a ora, già oltre 268. Aleksei Navalny, dal carcere in cui è detenuto da oltre un anno, venerdì ha chiesto ai russi di scendere in piazza nelle loro città ogni domenica alle 14 (ora locale). Tra i fermati ci sono anche nove giornalisti, fermati a San Pietroburgo, rende noto la piattaforma Avtovaz Live, citata dal Moscow Times.

12.52 – Peskov: colloqui Putin-Zelensky non sono esclusi Nessuno esclude la possibilità di un incontro tra Putin e Zelensky, ma bisogna capire di che cosa discutere in questo incontro e quale dovrà essere il risultato. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato da Interfax

12.42 – Zelensky parla con il presidente polacco «Ho avuto colloqui con il presidente polacco Andrzej Duda e il primo ministro Kiril Petkov. Li ho informati sulla situazione della difesa dell'Ucraina e sui crimini dell'aggressore russo. Apprezziamo l'assistenza fornita e il supporto dell'Unione europea per l'integrazione dell'Ucraina». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 

12.35 – Kiev: quarto round negoziati forse domani o dopo I nuovi colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero tenersi già «domani e dopo». Lo ha detto Mykailo Podolyak, consigliere presidenziale ucraino, all'agenzia di stampa bielorussa, Belta.

12.21 – Israele condanna “invasione senza giustificazione” Una «invasione senza giustificazione che Israele condanna». Lo ha ribadito il ministro degli esteri Yair Lapid in Romania: «Facciamo appello alla Russia - ha proseguito - di fermare il fuoco e gli attacchi, e di risolvere questo conflitto ad un tavolo negoziale. Israele farà tutto quello che può per raggiungere una soluzione pacifica». 

12.16 – Governatore di Lugansk: “A Popasna lanciate bombe al fosforo” Le truppe russe nell’assedio a Popasna, località nel Donbass nella regione di Lugansk, hanno utilizzato munizioni al fosforo, esplicitamente vietate dalla Convenzione di Ginevra. Lo ha denunciato su Facebook il governatore di Lugansk Oblast, Serhiy Haidai, riferisce Ukrinform. 

12.12 – Papa: “In nome di Dio fermate questo massacro” «In nome di Dio fermate questo massacro». E' l'accorato appello di Papa Francesco all'Angelus nel corso del quale ha dedicato forti parole contro la guerra in Ucraina.

12.09 – India sposa la sua ambasciata ucraina in Polonia L’India sta temporaneamente spostando la sua ambasciata in Ucraina - già trasferitasi da Kiev a Leopoli - in Polonia, a causa del «rapido deterioramento delle condizioni di sicurezza»: lo ha annunciato il ministero degli Esteri indiano, citato dalla Cnn. 

12.07 – Kiev: “Russi hanno perso 12mila soldati, 74 aerei e 374 tank” Le forze russe hanno perso oltre 12mila soldati, 74 aerei, 86 elicotteri e 374 tank. E' quanto si legge nel bollettino delle Forze armate ucraine sul totale delle perdite russe aggiornato a questa mattina. Rilanciato dal Kvyiv Independent, il bollettino riporta fra le perdite anche 140 pezzi di artiglieria, 1.226 mezzi blindati, 62 Mlrs (sistemi di lancio multiplo di razzi), 2 imbarcazioni, 600 veicoli, 60 autocisterne di carburante, 7 droni, 34 mezzi antiaerei. 

11.59 – Turchia, non seguiremo l’occidente sulle sanzioni a Mosca La Turchia non si unirà alle sanzioni dell'occidente contro la Russia. Lo ha detto il ministro degli esteri turco Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta la Tass. 

11.53 – Convoglio umanitario avanza verso Mariupol Un convoglio umanitario diretto al porto assediato di Mariupol, dopo essere partito da Zaporizhzia, sta procedendo il suo cammino e al momento senza incontrare ostacoli. Lo riferisce Iryna Vereshchuk, la vice premier ucraina. A Mariupol, dall’inizio dell’invasione, sono stati uccisi almeno 1.300 civili (secondo il bilancio fornito da Kiev). 

11.51 – Polonia: “Se Putin usasse armi chimiche, interverrebbe Nato” «Se mi state chiedendo se Putin possa usare armi chimiche, penso che Putin possa usare qualunque cosa in questo momento, specialmente quando si trova in una situazione difficile». Lo ha detto il presidente polacco Andrzej Duda in un’intervista alla Bbc. Interpellato sulla possibilità che questo possa portare ad un intervento della Nato, Duda ha risposto: «Certo, tutti speriamo che non osi farlo. Ma...se usasse armi di distruzione di massa, questo sarebbe un cambio di gioco completo».

11.40  – È salito a 35 morti il bilancio dell’attacco contro la base di Yavoriv È salito a 35 morti e 134 feriti il bilancio dell'attacco lanciato dai russi contro la base miliare ucraina di Yavoriv, nella regione di Leopoli, non lontano dal confine con la Polonia. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, citato dai media locali.

11.28 – Polonia: “Impossibile trasferire jet in Ucraina” Il trasferimento dei Mig 29 dalla Polonia all'Ucraina non è possibile. Lo ha detto il presidente polacco Andrez Duda in un’intervista alla Bbc, avvertendo che comunque una no fly zone potrebbe essere l’inizio della terza guerra mondiale: «Trasferire aerei, o provare a difendere i cieli sopra l'Ucraina contro gli aerei da combattimento russi, questa è una decisione strettamente militare e seria, perché significherebbe che i jet della Nato vengono mandati nello spazio aereo ucraino e questo creerebbe un confronto tra gli aerei Nato e quelli russi e questo significherebbe aprire una terza guerra mondiale».

11.26 – A Kiev scorte di cibo per due settimane A Kiev ci sono scorte di cibo sufficiente per due settimane per i due milioni di cittadini che sono rimasti in città. Lo comunica su Telegram l’amministrazione comunale della città. 

11.24 – 9 morti nel bombardamento di Mykolaiv, vicino a Odessa Nove persone sono rimaste uccise negli attacchi russi nella città portuale di Mykolaiv, vicino a Odessa, nell’Ucraina meridionale: lo ha reso noto il governatore della regione su Telegram, senza aggiungere ulteriori dettagli. 

11.16 – Stoltenberg: “No fly zone? Rischio escalation incontrollabile” «Non cerchiamo alcuna guerra con la Russia». È quello che ha ribadito il capo della Nato, Jens Stoltenberg, che, in un’intervista alla Welt am Sonntag, afferma di essere contrario alla no fly zone sull’Ucraina: «Questo significa che le forze russe dovrebbero essere attaccate, il che comporterebbe uno scontro diretto e si rischierebbe un’escalation incontrollabile. La guerra va chiusa non ampliata».

10.40 – Ucraina: procura generale,85 bimbi uccisi da inizio invasione Sono 85 i bambini uccisi e quasi 100 quelli feriti nell'invasione della Russia in Ucraina. Lo ha reso noto l’ufficio del procuratore generale su Telegram. La maggior parte delle vittime sono state registrate a Kiev, Kharkiv, Donetsk, Sumy, Kherson, Mykolaiv e nella regione di Zhytomyr. 

10.14 – Colpito treno per evacuazioni, un morto Nella notte un treno passeggeri usato per far evacuare i civili è stato colpito da schegge poco fuori dalla città ucraina di Lyman, nell'est del paese. Lo riporta il Kyiv Independent, precisando che nell’attacco è rimasto ucciso il conducente del treno e un’altra persona è stata ferita. 

10.07 – Guardian: 20 morti nell’attacco alla base vicino a Leopoli L’attacco missilistico sulla base militare vicino a Leopoli ha ucciso 20 persone. Lo hanno detto i servizi di soccorso al Guardian. Il numero delle vittime è di molto maggiore a quello annunciato finora dalle autorità, mentre la stessa fonte conferma che i feriti sarebbero 57. 

10.05 – Rapito un altro sindaco nella regione di Zhaporizhzhia  È stato rapito un altro sindaco nella regione di Zhaporizhzhia, in Ucraina: Yevgeny Matveyev, il sindaco di Dniprorudny. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell’amministrazione della regione. L'11 marzo, i russi hanno rapito il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov. 

10.01 – Raid russi danneggiano monastero ortodosso a Donetsk Diverse persone sono rimaste ferite dopo che i raid russi hanno colpito e danneggiato il monastero ortodosso della 'Lavra delle Sacre Montagne della Santa Dormizione', vicino alla città ucraina di Sviatohirsk nella provincia' di Donetsk. Lo riferisce il Parlamento di Kiev su Telegram, scrive la Cnn online. Circa 520 rifugiati hanno trovato rifugio nel monastero, inclusi 200 bambini: il vescovo metropolita Arseny ha affermato che nella zona non ci sono unità militari e che l’attacco è stato condotto contro una citta “pacifica” e uno dei luoghi più sacri dell’Ucraina. 

9.53 – Media: sparati intorno a Odessa colpi di artiglieria e razzi Colpi di artiglieria e razzi sono stati sparati intorno a Odessa, nel sud dell’Ucraina. Lo ha riferito Sky News, ricordando come l’intelligence britannica, nel suo ultimo aggiornamento, abbia indicato Odessa come il prossimo obiettivo dei russi.

9.49 – Anonymous ai russi: “Rimuovete Putin, il governo vi tiene all'oscuro, compie crimini di guerra” Il collettivo hacker Anonymous ha mandato un messaggio ai cittadini russi sollecitandoli a insorgere contro Putin e a rimuoverlo dal potere. Lo riporta il Guardian online citando una traduzione di vari commentatori su Twitter. «Il regime di Vladimir Putin sta compiendo crimini di guerra con la sua recente invasione dell’Ucraina, che ha causato un’enorme crisi di rifugiati e innumerevoli morti. E' una situazione terribile in cui siete stati messi, ma la vostra sola possibilità per prevenire il collasso economico imminente e una potenziale guerra mondiale è di agire per resistere alla guerra e al regime di Putin», afferma Anonymous.

9.45 – Borrell, “no fly zone” porterebbe alla terza guerra mondiale «Stiamo facendo tutto il possibile dal punto di vista militare, facendo attenzione a non diffondere la guerra in altri paesi ed evitando uno scontro che potrebbe portare a un conflitto nucleare. Quando si chiede una no-fly zone, ciò implica di avere la capacità e la volontà di abbattere gli aerei russi che la violano. Sarebbe estendere il conflitto a una terza guerra mondiale ed è evidente che non vogliamo farlo». Lo dice l’alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell'Ue, Josep Borrell, in un intervista con El Periodico. 

9.44 – Kiev: “A Leopoli anche stranieri. Chiudere i cieli” «Questo è un nuovo attacco terroristico sulla pace e la sicurezza vicina al confine con Ue e Nato». Lo afferma su Twitter il ministro della difesa ucraino Oleksii Reznikov, riferendosi all'attacco russo al Centro Internazionale per il mantenimento della pace e della sicurezza vicino a Leopoli, precisando che «lì lavorano istruttori stranieri. Chiuedete i cieli!».

9.30 – Governatore di Leopoli: 9 morti alla base di Yavoriv Ci sono stati nove morti e 57 persone ferite nell’attacco alla base militare a Yavoriv. Lo ha riferito il governatore della regione di Leopoli, secondo il quale la Russia ha lanciato 30 razzi contro la struttura militare.

8.39 – Zelensky: “Russia vuole creare pseudo-repubbliche” La Russia sta cercando di creare nuove “pseudo-repubbliche” in Ucraina per spezzare il Paese. A lanciare l’avvertimento è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video nella notte, secondo quanto riportano i media internazionali. «Gli invasori russi non possono conquistarci. Non hanno abbastanza forza, non hanno abbastanza spirito. Stanno solo contando sulla violenza, solo sul terrore. Solo sulle armi, che hanno in abbondanza. Ma gli invasori non sono portati per una vita normale. E la gente può sentirsi felice e sognare. Ma sono biologicamente incapaci di rendere la vita normale. Ovunque la Russia sia andata in terra straniera, il sogni sono impossibili», ha detto Zelensky, tornando a sollecitare gli «alleati e amici» all’estero a «continuare a fare di più per il nostro Paese, per gli ucraini e l’Ucraina, perché non è solo per l'Ucraina ma per tutta l'Europa».

8.29 – Gb: “Mosca tenta accerchiare Kharkiv, si spinge a Ovest” In Ucraina, le forze russe stanno cercando di accerchiare Kharkiv, nell'Est del Paese e intanto si spingono a Ovest. Nel Sud, oltre ad assediare Mariupol, cercano di aggirare Lykolaiv nel tentativo di raggiungere Odessa. E’ la lettura che dà l’intellligence britannica di quanto sta accadendo sul terreno in Ucraina. Secondo Londra, «le forze russe stanno tentando di avvolgere le forze ucraine nell'Est del Paese mentre avanzano dalla direzione di Kharkiv a Nord e Mariupol a Sud. Le forze russe che avanzano dalla Crimea stanno tentando di aggirare Mykolaiv e intanto cercano di spingersi a Ovest verso Odessa».

8.23 – Mosca: distrutti 3.687 obiettivi militari da inizio offensiva Sono 3.687 gli obiettivi militari ucraini distrutti dall’inizio dell’offensiva militare. Lo ha annunciato il ministero della Difesa russo, citato dall’agenzia di stampa Tass. Secondo il maggior generale Igor Konashenkov, nelle ultime 24 ore la difesa aerea russa ha abbattuto anche un aereo Su-24 dell'aviazione ucraina e due droni per un totale di 99 aerei militari e 128 velivoli senza pilota. 

7.58 – Ucraina: colpita la base aerea Ivano-Frankivsk Le forze armate russe hanno colpito la base aerea di Ivano-Frankivsk (nella parte occidentale del Paese) nella prima mattinata di oggi. Lo riferisce il Kyiv Independent, citando il sindaco della città Ruslan Martsinkiv, spiegando che l'aeroporto è stato nel mirino degli attacchi russi per il secondo giorno di fila. Il sindaco ha sollecitato le persone che abitano nei dintorni dell'aeroporto di trasferirsi.

7.56 – Trump: “Se pensate che Putin si fermerà, andrà sempre peggio” «Se pensate che Putin si fermerà, andrà sempre peggio. Non lo accetterà e non abbiamo nessuno che gli parli. Avevate qualcuno che poteva parlare con lui ed ero io». Lo ha dichiarato l’ex presidente americano, Donald Trump, in un passaggio del suo comizio a Florence, nella Carolina del Sud, dedicato alla crisi in Ucraina. 

7.38 – Zelensky: “Quasi 13mila persone evacuate, i corridoi hanno funzionato” «Tutti i corridoi umanitari concordati hanno funzionato. Sono state evacuate 12.729 persone. Il convoglio umanitario arriverà a Mariupol nel pomeriggio. A causa della complessità del percorso hanno dovuto passare la notte a Berdyansk» ha detto nella notte il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky

7.15 – Media, in Bielorussia obitori pieni di soldati russi Gli obitori delle città bielorusse di Mozyr e Gomel «sono pieni di cadaveri di soldati russi». Lo scrive il portale Ukrainskaya Pravda, secondo cui diversi testimoni «alla stazione di Mozyr sono rimasti scioccati» dal numero di vittime «caricate sul treno: la gente ha iniziato a girare video, ma i militari li hanno raggiunti e hanno ordinato loro di rimuoverli». 

05.42 – Media, Leopoli sotto attacco: esplosioni al confine con la Polonia Molteplici esplosioni sono state udite nelle città di Leopoli e Kherson, Leopoli è sotto attacco missilistico delle forze russe. Lo riferisce il quotidiano ucraino Kyiv Indipendent.

05.27 – Forze Kiev abbattono drone con esplosivo sulla città Un drone con tre chilogrammi di esplosivo è stato abbattuto dalle forze di sicurezza ucraine a Kiev. Lo riporta Bbc, citando funzionari e testimoni. Il drone è caduto nel quartiere di Podil e ha causato un principio di incendio. 

05.24 – Moldavia vicina a limite per accoglienza rifugiati La Moldavia si sta avvicinando al «limite» della sua capacità di accoglienza dei rifugiati ucraini: a breve potrebbe non avere più edifici per ospitarli, o per mantenerli al caldo e al sicuro. Lo afferma il ministro degli Esteri moldavo Nicu Popescu, in un'intervista a Bbc. In Moldavia sono arrivati circa 100.000 profughi, facendo aumentare la popolazione del 4%. Un assalto della Russia all’ucraina Odessa, che si trova solo a 48 chilometri dalla Moldavia, innescherebbe un enorme flusso di rifugiati e sarebbe una «completa catastrofe per la situazione umanitaria», aggiunge Popescu.

04.51 – Ritorsione Russia a sanzioni, colpita Peppa Pig Un tribunale russo ha stabilito infatti che l’immagine del popolare personaggio dei cartoni animati può essere usata liberamente in Russia senza alcuna punizione, nonostante una battaglia legale in corso. Lo riporta il Daily Mail. Entertainment One, la società a cui fa capo Peppa Pig e che ne controlla i diritti, ha una causa contro un imprenditorie russo che ha disegnato la sua versione del personaggio dei cartoni in violazione, secondo l’azienda, del copyright. Nel motivare la sua decisione, il giudice ha fatto riferimento alle «azioni ostili degli Stati Uniti e di altri paesi stranieri». La decisione della giustizia russa potrebbe aprire la strada ad abusi massicci del copyright.

04.38 – Biden: “Putin contava su Occidente diviso, non è così” «Putin contava su una Nato divisa, un Occidente diviso e, francamente, un’America divisa. Ma non ha avuto niente di tutto questo». Lo scrive il presidente Usa, Joe Biden, su Twitter. 

04.00 – Stoltenber: “Mosca potrebbe usare armi chimiche” Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha affermato in un’intervista al quotidiano tedesco Welt am Sonntag che la Russia potrebbe utilizzare armi chimiche in Ucraina spiegando che il Cremlino sta inventando falsi pretesti per giustificare ciò che non può essere giustificato. 

03.48 – Kershon respinge il referendum russo per l'indipendenza Kherson resta una città ucraina e respinge il possibile referendum russo per l'indipendenza. E' il contenuto della risoluzione approvata dal consiglio regionale della città, a fronte del voto che i russi vorrebbero tenere per creare una Repubblica popolare simile a quelle create nel 2014 e nel 2015 nelle province del Donetsk e del Luhansk. Lo riporta Bbc. In un video, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha osservato come la Russia punta a creare delle «pseudo-repubbliche» per dividere il Paese. «Gli occupanti del territorio della regione di Kherson stanno cercando di ripetere la triste esperienza della formazione delle pseudo-repubbliche. Stanno ricattando le autorità locali, stanno cercando qualcuno da corrompere», ha messo in guardia Zelensky.

03.35 – Media Kiev: sirene suonano in quasi tutte province Le sirene suonano in quasi tutte le province dell'Ucraina, segnalando ai residenti di cercare immediatamente riparo. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, l'allerta raid aerei è scattata, fra le altre aree, anche a Kiev, Kharkiv e Dnipro

03.12 – Un ministro del Qatar a Mosca da Lavrov, e forse da Putin Il ministro degli Esteri del Qatar vola a Mosca, dove nella giornata di oggi dovrebbe incontrare Sergei Lavrov e, forse, il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali al centro del colloquio ci sarebbe l'accordo sul nucleare dell'Iran e l'invasione dell'Ucraina. Mohammed bin Abdulrahman Al Thani ha avuto nelle ultime ore colloqui con il segretario di Stato americano Antony Blinken e con il ministro degli Eteri dell'Iran, Hossein Amirabdollahian.

03.03 – Kiev onora Inna Derusova, prima eroina di guerra postuma Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky celebra gli eroi di guerra postumi, fra i quali c'è anche la prima donna, il sergente Inna Derusova uccisa il primo giorno dell'invasione russa dopo aver salvato la vita a più di dieci soldati.

02.49 – Cresce la pressione di Mosca su Kiev, la città è sotto assedio Cresce la pressione delle forze russe su Kiev. Il ministero della Difesa di Mosca parla di «incessante spinta sul campo», riferendo che le forze russe sono avanzate di 12 chilometri (sette miglia) su «un ampio fronte» durante la giornata di ieri, ma senza specificare esattamente dove. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko ha affermato che la capitale, descritta venerdì  da un alto funzionario ucraino come una «città sotto assedio», sta rafforzando le difese e accumulando cibo e medicine. «Non ci arrenderemo», ha aggiunto il sindaco della capitale ucraina in un videomessaggio. Sia i funzionari ucraini che quelli russi sabato hanno descritto il rapido peggioramento della situazione umanitaria definendola «catastrofica». 

02.42 – Zelensky: servono aiuti, la Russia sarà come la Corea Nord La leadership di Mosca sta trasformando la Russia in un Paese isolato come la Corea del Nord, «dove regna la povertà». Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ringraziando per l'appoggio internazionale ma chiedendo più aiuti: «Non è solo per l'Ucraina, è per tutta l'Europa», dice.

02.21 – “La Russia vuole il controllo totale della centrale di Zaporizhzhya” L'Ucraina ha comunicato all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) che la Russia intende assumere il controllo totale e permanente della centrale di Zaporizhzhya, sotto la guida di Rosatom. Lo afferma l'Aiea, sottolineando però che il numero uno dell'azienda russa ha negato l'intenzione.

02.14 – Aiea: la centrale di Chernobyl funziona con generatori La centrale nucleare di Chernobyl funziona grazie a generatori diesel esterni. Lo afferma l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), sottolineando che i 211 membri del personale non sono in grado di ruotare e di fatto vivono all'interno della struttura da quando la Russia ne ha preso il controllo. «Il diretto generale Rafael Mariano Grossi ribadisce la grave preoccupazione sulla sicurezza delle centrali nucleari in Ucraina», mette in evidenza l'Aiea.

01.59 – eBay sospende tutte le transazioni a indirizzi russi Ebay sospende tutte le transazioni con indirizzi russi. «Siamo con l'Ucraina e stiamo prendendo misure per aiutare la popolazione», afferma il sito web di vendita e aste online alla Bbc, annunciando la sospensione delle transazioni russe e mettendo in guardia della possibilità che quelle con indirizzi ucraini potrebbero incontrare ritardi.

01.57 – Mansion Abramovich a Londra potrebbe ospitare rifugiati La mansion di Roman Abramovich vicino a Kensington Palace a Londra potrebbe essere usata per ospitare i rifugiati ucraini. L'idea sarebbe stata ventilata all'interno del governo britannico, riporta il Sun. L'imprenditore russo a Londra ha anche un'abitazione al Chelsea Waterfront e un'altra a Eaton Square. Tutte e due le proprietà sono state sequestrate.

01.41 – Washington Post: i russi hanno colpito 9 strutture ospedaliere Gli attacchi russi hanno colpito almeno nove strutture sanitarie in Ucraina, incluso l'ospedale di Mariupol. È quanto emerge da un'analisi del Washington Post. «Gli ospedali e le strutture sanitarie sono protette dalle leggi umanitarie internazionali», ricorda Jason Straziuso, portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa.

01.21 – Kiev: i 7 civili uccisi non erano su corridoi umanitari I sette civili uccisi dai russi vicino a Kiev «non stavano usando i corridoi umanitari» stabiliti. Lo afferma il ministero della Difesa ucraino, secondo quanto riporta Sky News.

00.49 – Kiev vieta export prodotti alimentari essenziali L'Ucraina vieta le esportazioni di beni essenziali. Pur avendo a disposizione prodotti alimentari di base per mesi, Kiev blocca l'export di farina, grano saraceno, carne, uova, olio, zucchero e altri beni essenziali. Lo afferma il premier Denys Shmyhal, secondo quanto riportato dall'agenzia Bloomberg. Shmyhal ha precisato che l'Ucraina ha ricevuto dal 2 al 12 marzo 40.000 tonnellate di aiuti umanitari.

00.11 – Jerusalem Post: Russia aperta a idea di negoziati a Gerusalemme La Russia potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l'Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo afferma il Jerusalem Post, spiegando di averlo appreso da una «fonte diplomatica» dopo un colloquio telefonico avvenuto oggi tra lo stesso Zelensky e il primo ministro israeliano Naftali Bennett. Tuttavia, aggiunge la fonte, Israele «non è sicuro» di voler ospitare i colloqui.

00.01 – Melitopol ha sostituito sindaco “rapito e torturato” Melitopol, occupata dalle forze russe, ha un nuovo sindaco: si chiama Galina Danilshenko ed è già stata consigliere comunale di questa città ucraina. È stata scelta per sostituire Ivan Fedorov, sindaco che, secondo le autorità ucraine, è stato catturato da uomini armati e accusato di terrorismo dalla procura dell'autoproclamata repubblica popolare di Luhansk, riconosciuta e appoggiata dalla Russia. In una dichiarazione diffusa da un canale televisivo locale, la sindaca ha chiarito che il suo «principale compito è prendere tutte le decisioni necessarie per far tornare la città alla normalità». Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha denunciato il sequestro di Fedorov aggiungendo che viene torturato perché dichiari il suo sostegno alla Russia. Nel suo colloquio con il premier israeliano, Naftali Bennett, Zelensky ha chiesto un aiuto per liberarlo.

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