RID - Rivista Italiana Difesa

2022-12-08 12:01:16 By : Mr. Chuanbiao Xu

Il primo prototipo del nuovo caccia turco TF-X è entrato nella fase di assemblaggio finale. Stando alle immagini pubblicate dalla Turkish Aerospace lo scorso 23 novembre, fusoliera e sezioni alari risultano già assemblate tra loro, mentre mancano ancora il carrello, i 2 motori, i piani di coda orizzontali e verticali e il cockpit (sistemi di controllo, avionica e sediolino eiettabile). Le stesse immagini consentono una valutazione più precisa riguardo alle dimensioni dell’aereo che appare di lunghezza di poco superiore ai 18 m e con un’apertura alare di circa 12 m. In pratica, una via di mezzo tra le dimensioni del F-22 e del F-35.

Secondo i turchi, il prototipo dovrebbe essere presentato ufficialmente il prossimo 18 marzo, data che appare piuttosto ambiziosa considerando che, ad oggi, non è chiaro quale motore sarà presente sul velivolo. Inizialmente, infatti, era stato scelto uno dei propulsori della famiglia General Electric F110 – GE-129 o GE-132 – sfruttando il know how turco nella produzione su licenza degli F110-100/129 presenti sugli F-16C/D, e la relativa catena logistica e manutentiva. Il deterioramento dei rapporti con gli USA, però, ha raffreddato tale ipotesi, così come quella per i sistemi RollsRoyce, inizialmente scartati in favore degli F110 anche a causa delle tensioni nate tra Londra ed Ankara su questioni legate al trasferimento di tecnologia sensibile presente nei propulsori britannici. L’ipotesi di motori russi non è mai stata concreta e l’attuale guerra in Ucraina - con i relativi aspetti sanzionatori ai danni di Mosca, per non parlare del supporto militare diretto di Ankara in favore di Kiev - la rende ancora meno plausibile. Più recentemente si è parlato di un non precisato sistema propulsivo autoctono prodotto dalla TR Motor che, tuttavia, secondo le informazioni disponibili, non sarebbe pronto prima del 2029. Alla luce della situazione descritta, appare verosimile ritenere che, a meno di un rapido e drastico miglioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, i primi prototipi del TF-X monteranno gli F110, ipotesi che potrebbe non essere limitata unicamente ai primi voli, previsti per il 2025.

Restando sul cronoprogramma turco per il TF-X, all’epoca del salone di Le Bourget 2019 si parlava del 2028 come data di operatività iniziale per il primo lotto di 14 TF-X previsti per l’Aeronautica. Ad oggi, tuttavia, i tempi risultano allungati di almeno 2 anni (2030, nella migliore delle ipotesi), con volo del primo aereo di serie previsto non prima del 2026.

Sebbene queste continue modifiche temporali non rappresentino una rarità nello sviluppo di piattaforme di tale complessità tecnologica, soprattutto per paesi che non hanno esperienza in determinati settori, il caso turco ha una particolarità rappresentata alla sopravvenuta urgenza relativa allo sviluppo e all’acquisizione del TF-X. All’epoca dei primi studi di concetto e design – periodo 2011/2013 – la necessità di sviluppare un caccia autoctono con caratteristiche di “nuova” generazione era decisamente meno impellente per l’Aeronautica turca. In quel periodo, infatti, la Turchia era ancora partner del programma F-35 JSF, con prevista acquisizione di 100 F-35, che avrebbero dovuto progressivamente rimpiazzare gli F-4E e gli F-16 più anziani, più un numero imprecisato di F-35B a decollo corto ed atterraggio verticale destinati alla Marina. Tuttavia, l’espulsione di Ankara dal programma nel 2019, a seguito della nota vicenda relativa all’acquisizione dei sistemi missilistici antiaerei russi S-400, ha reso il progetto TF-X fondamentale, nonché estremamente urgente. Ciononostante, permangono diversi dubbi sulla capacità dell’industria turca di riuscire a produrre, in tempi e con costi ragionevoli, un velivolo che copra pienamente i requisiti della propria Aeronautica e che possa, contemporaneamente, porsi sul mercato come alternativa valida e conveniente nel settore dei caccia di nuova generazione.