Medici aggrediti in ospedale, identificato l'autore. Sindaco: «violenza non è la soluzione» - QuiCosenza.it

2022-12-08 12:09:43 By : Mr. Jay Zhai

L’uomo avrebbe lanciato contro due medici le stampelle. Immediata la solidarietà del sindaco “la violenza non ha giustificazione”

VIBO VALENTIA – Ancora un caso di violenza nei confronti dei sanitari che lavorano in ospedale. E’ accaduto nel nosocomio Jazzolino di Vibo dove un settantenne, ha colpito con le stampelle la dottoressa Tiziana Sacco e l’anestesista Antonio Loiacono. L’autore che avrebbe precedenti penali, avrebbe compiuto il gesto dopo la morte di un uomo di 48 anni, arrivato in ospedale in gravi condizioni. I familiari, appresa la notizia, si sono recati nel locale nosocomio, ed hanno aggredito i medici. Il fatto è stato denunciato carabinieri.

“Non è più possibile assistere ad eventi di violenza inaudita nei confronti dei medici – ha dichiarato il Garante della Salute, Anna Maria Stanganelli – che minano l’attività di professionisti che operano con grande dedizione negli ospedali. Mi attiverò per condividere con le autorità competenti la necessità di un sistema efficiente e di sicurezza all’interno di ogni struttura sanitaria in particolare nel Pronto Soccorso”.

Anche il sindaco di Vibo, Maria Limardo, ha espresso “a nome della città, vicinanza e solidarietà ai due medici dell’ospedale Jazzolino, vittime di un’aggressione mentre prestavano servizio nel nosocomio cittadino”. “Posso comprendere il dolore e la rabbia dei familiari per la scomparsa prematura del loro congiunto, ed ai quali mi unisco in un sentimento di umana vicinanza, ma la violenza non può essere la soluzione. La violenza non ha giustificazione alcuna, va sempre condannata senza esitazione”. Infine, da parte del sindaco di Vibo Valentia un ringraziamento a tutti i medici e gli operatori della sanità “che operano in un contesto non facile e tra mille difficoltà, ma che malgrado tutto non si risparmiano per garantire un servizio sanitario quanto più possibile rispondente alle esigenze della popolazione vibonese”.

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«La legge di bilancio non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese»

CATANZARO – I segretari generali della Cgil e della Uil Calabria, Angelo Sposato e Santo Biondo -in una nota – hanno proclamato quattro ore di sciopero per la giornata di lunedì 12 dicembre prossimo. “In linea con quanto deliberato con quanto deliberato dagli Esecutivi di Cgil e Uil, affermiamo che il nostro giudizio sulla Manovra di bilancio del Governo Meloni è negativo- evidenziano. La Legge di bilancio, intanto, non dà risposte significative per sostenere i redditi delle lavoratrici, dei lavoratori e dei pensionati, non prevede un taglio del cuneo fiscale, la detassazione delle tredicesime, la detassazione degli aumenti contrattuali e la detassazione degli accordi di secondo livello”.

Secondo Sposato e Biondo, “nella Legge di bilancio poco, ancora, c’è sulle future pensioni dei giovani, mentre sbagliata appare la modifica di opzione donna. Sbagliata è anche l’idea di abolire il Reddito di cittadinanza, così come quella di bocciare l’ipotesi di adottare anche in Italia, dopo il via libera dell’Unione europea, il salario minimo, due scelte che finiscono per penalizzare il Sud. Mancano risorse per investimenti nella scuola, nella ricerca e nella sanità, che sono settori strategici per lo sviluppo del Paese. Ma, soprattutto, la legge di bilancio non destina al Mezzogiorno quelle risorse necessarie a ridurre drasticamente il divario con il resto del Paese”.

«L’approvazione della proposta di legge 107 sarebbe un gravissimo errore ed è chiaro a chiunque sia dotato di buon senso»

CATANZARO – “Il Consiglio regionale del 28 novembre non ha approvato la proposta di legge numero 107, che stiamo contrastando fin dalla nostra audizione nella prima commissione consiliare e che prevede l’eliminazione di regole minimali per l’esercizio delle sale giochi e delle sale scommesse.

Tutto ciò sembrerebbe avvenuto per un incidente tecnico: la mancanza del numero legale al momento del voto in aula. Al contrario, la nostra impressione è che la mancanza del numero legale sia il sintomo di un ravvedimento che si sta diffondendo tra i consiglieri regionali, man mano che prendono consapevolezza dei contenuti della PDL n. 107. E la nostra impressione trova conferma nell’onda di dissenso che sta crescendo nell’opinione pubblica regionale contro questa pessima proposta di legge. Ci giungono segnalazioni da associazioni, movimenti, fondazioni antiusura ed organizzazioni che come noi conoscono bene la dipendenza da gioco d’azzardo, con le sue conseguenze sanitarie ed economiche, le quali si stanno attivando per esprimere con chiarezza, pubblicamente e direttamente ai consiglieri regionali, il proprio dissenso rispetto alla norma taglia-regole sul gioco d’azzardo”. È quanto si legge in una nota del Coordinamento Regionale “Mettiamoci in Gioco”.

“Più si diffondono le notizie sui contenuti di questa proposta e più cresce lo stupore e la contrarietà, negli elettori di tutte le parti politiche, su come sia stato possibile immaginare l’abbassamento, piuttosto che l’innalzamento e l’attuazione, delle barriere alla diffusione del gioco d’azzardo legalizzato – proseguono – Nella PDL 107 si trovano, in primis, l’eliminazione della norma che fissa ad otto ore giornaliere l’apertura delle sale giochi e delle sale scommesse con la conseguente apertura giorno e notte, poi la riduzione da 500 metri a 300 metri della distanza minima tra sale giochi e scuole, nei comuni con più di 5.000 abitanti, ed in ultimo la cancellazione dell’obbligo di adeguamento al “distanziometro” per le autorizzazioni rilasciate fino al 5 maggio 2018, con la definitiva accettazione che le sale rimangano anche a 10 metri da scuole, centri sportivi, luoghi di culto ecc. L’approvazione della PDL 107 sarebbe un gravissimo errore ed è chiaro a chiunque sia dotato di buon senso”.

«In una Regione che ha bisogno sempre più di medici bravi sarebbe bello che alcuni giovani potessero studiare nella loro terra. Jole ne sarebbe orgogliosa»

REGGIO CALABRIA – “Due borse di studio aggiuntive in medicina per la specializzazione in oncologia finanziate dalla Regione Calabria. Questa la mia proposta per onorare nel modo migliore la memoria della compianta Presidente Jole Santelli“. Lo afferma il consigliere regionale Alecci.

“In merito alla proposta di legge per l’istituzione di attività di ‘Promozione di iniziative in memoria del Presidente Jole Santelli’ – afferma – non posso che dichiararmi assolutamente favorevole. Ho un bellissimo ricordo della compianta Presidente Jole Santelli, anche a livello personale. Nel periodo in cui il suo mandato di Presidente della regione Calabria si è sovrapposto alla mia attività di sindaco di Soverato abbiamo avuto numerosi momenti di incontro e di confronto.

Le ho sempre riconosciuto una profonda onestà intellettuale, che andava oltre i colori politici, e soprattutto uno sviscerato amore per la nostra terra. Ricordo ancora quando mi chiamò, una mattina d’estate molto presto, per dimostrare la sua totale disponibilità alla collaborazione nell’organizzazione di una manifestazione sportiva che avevo intenzione di effettuare nel nostro mare. Così come la sua passione e il suo trasporto nel supportare in prima persona i comuni calabresi nell’assegnazione delle Bandiere Blu. Per questo motivo, accanto alle attività previste, ho proposto che una parte dei fondi previsti nella legge approvata possa essere utilizzato per finanziare una o più borse di studio aggiuntive per studenti meritevoli, magari proprio nel campo della Medicina Oncologica presso l’Università Magna Graecia di Catanzaro. E magari, in futuro, anno dopo anno, aumentare le risorse a disposizione per questo tipo di borse di studio”. “In una Regione che ha bisogno sempre più di medici bravi e preparati – conclude Alecci – sarebbe bello che alcuni di questi giovani potessero studiare e realizzare le proprie aspettative professionali nella loro terra, nel ricordo della compianta Presidente Santelli. Credo che anche lei ne sarebbe orgogliosa”.

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